La quarta giornata degli Internazionali, come da tradizione, è dedicata agli ottavi di finale. Senza storia il match che ha visto il campione uscente, Novak Djokovic, distruggere lo spagnolo Tommy Robredo: 61 61 la severa lezione impartita dal serbo allo spagnolo, numero 17 del mondo, capace di mettere a segno durante tutto l’arco dell’incontro, solo 5 vincenti, a fronte di ben 30 errori. Il serbo, sicuramente sollevato dalla precoce eliminazione di Murray, che gli garantisce quantomeno per una settimana ancora, la terza posizione del ranking, continua senza particolari patemi la difficile difesa del successo dello scorso anno.
La demolizione di Robin Soderling (61 60) da parte di Rafael Nadal ha chiuso il programma sul Centrale “Nicola Pietrangeli”. Il punteggio è comunque troppo severo per il giocatore svedese, che ha impegnato il numero uno del mondo soprattutto nel primo set, tenendolo comunque in campo per un’ora e 22 minuti. Tra i due non si può non ricordare il precedente ormai celebre, giocatosi a Wimbledon con lo svedese che all’inizio del quinto set del loro match di 3° turno, irrise l’illustre avversario simulando di aggiustarsi le mutande. Quell’incontro fu vinto da Nadal 7-5 al quinto, al termine di un match infinito che fu spalmato su ben 3 giornate, a causa della pioggia. Prima di allora si erano affrontati sempre in uno slam, a Parigi nel 2006. Vittoria, manco a dirlo, per il maiorchino.
In precedenza, un altro giocatore proveniente dalle qualificazioni, autore ieri dell’eliminazione a sorpresa di Murray, Juan Monaco, era stato il primo giocatore ad approdare ai quarti di questa edizione del Masters 1000 romano. L’argentino ha infatti aperto il programma sul Campo 1 con una solida e convincente vittoria contro il croato Marin Cilic. Un doppio 64 il punteggio con cui il sudamericano, che non ha concesso nessuna palla break al suo avversario, centra il suo primo quarto di finale al Foro Italico. Per Juan, partito dalle qualificazioni, si tratta della quinta vittoria in sei giorni. Non era mai accaduto nella storia degli Internazionali che 2 qualificati si issassero fino ai quarti di finale.
Al prossimo turno Monaco se la vedrà con il cileno Fernando Gonzalez che ha dovuto lottare oltre 2 ore per liberarsi dell’austriaco Melzer, autore comunque di un match spettacolare fatto di continue proiezioni a rete: 36 63 75 il punteggio in favore di Fernando. Dopo 2 set speculari decisi da un singolo break, il primo a favore di Melzer, il secondo per il cileno, i due sono stati protagonisti di un terzo parziale palpitante giocato punto a punto. Il break decisivo a favore del sudamericano si è avuto nell’undicesimo gioco, ma non sono mancate le occasioni per Melzer che, nel 3° e nel 5° gioco, non è riuscito a sfruttare complessivamente 3 palle break. Il cileno sul 5-5 ha avuto bisogno di ben 4 palle break per avere la meglio sul funambolico austriaco, autore di 2 miracolose stop-volley sui primi 2 break point. Il cileno torna così dopo 2 anni, nei quarti di finale, qui al Foro Italico, lui che 2007 raggiunse addirittura la finale.
Finisce invece al terzo turno il percorso di un altro finalista, quello dello scorso anno Stanislas Wawrinka. Juan Martin Del Potro l’ha sconfitto per 62 67(5) 63 in 2h 50m, in una partita che il tennista argentino ha avuto grande difficoltà a chiudere, pur conducendola pressochè dall’inizio alla fine. Dopo un primo set dominato, Juan si è involato sul 4-2. Qui, dopo non essere riuscito a sfruttare tre palle per il 5-2, ha subìto la reazione d’orgoglio di Wawrinka. Lo svizzero ha infilato un parziale di 10 punti a 1, per tenere il servizio, ri-strapparlo all’avversario e portarsi sul 5-4. Si è così arrivati al tiebreak, dove la vicenda si è ripetuta: per tre volte in vantaggio di un minibreak, il numero 5 del mondo si è fatto riprendere e poi superare, finendo per perdere il tie per 7 punti a 5. Il terzo set è sembrato seguire lo stesso copione quando, dopo aver strappato il servizio a Wawrinka sul 3-2 e al momento di servire per il match, Del Potro si è ritrovato sotto 15-40. Questa volta l’argentino però ha saputo trarsi d’impaccio, issandosi poco dopo al primo match point grazie a un ace. Appena trasformato, sono diventati due i nativi di Tandil, Argentina, nei quarti di finale degli Internazionali: Monaco e appunto Del Potro.
Nell’ultimo match sul campo numero 1, Fernando Verdasco si è liberato col punteggio di 76 64 del francese Richard Gasquet, impegnato ieri in due match combattuti che lo avevano visto in campo per un totale di 3 ore e 40 minuti. Per Verdasco si tratta del 7° quarto di finale del 2009 in altrettanti tornei, a conferma di una continuità fino a pochi mesi fa sconosciuta per il bel madrileno.