Internazionali di Tennis a Roma: Djokovic batte Federer e vola in finale
E’ Novak Djokovic il primo finalista della 66° edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Il campione in carica ha sconfitto Roger Federer con il punteggio di 46 63 63.
In una partita interrotta per pioggia nel secondo set, il serbo ha sfruttato le solite insicurezze dell’ex-numero 1 del mondo. Lo svizzero per larghi tratti ha dominato il suo avversario, non riuscendo però a sfruttare un vantaggio di un break sia nel secondo sia nel terzo set.
Prima dello scroscio, lo svizzero conduceva 6-4 2-1 e servizio. Il primo set, molto equilibrato, era stato deciso sul 4-4, quando il serbo aveva ceduto il servizio alla sesta palla break del match. Proprio sul vantaggio Federer, tra la prima e la seconda, un inqualificabile spettatore aveva disturbato il lancio di palla del serbo. Difficile dire il peso che questo fatto abbia avuto nel successivo errore gratuito di diritto di Nole.
Federer ha poi tenuto il servizio a 30 per chiudere il parziale con il punteggio di 6-4, mentre le nuvole alle spalle dello Stadio Pietrangeli si scurivano sempre di più. Lo svizzero ha approfittato del momento di smarrimento dell’avversario per portarsi in vantaggio di un break anche in apertura di secondo set, arrivando ad avere una palla per il 3-0 e servizio. Giusto il tempo per tre punti di fila di Djokovic, per tenere la battuta, prima della pioggia che ha costretto ad interrompere il gioco. Alla ripresa delle operazioni, Roger ha tenuto il servizio per poi issarsi altre due volte alla palla per il doppio break, due virtuali match point. Ma una volta smarrita la doppia opportunità, Roger non si è più davvero rivisto. Dal 3-1 ha perso 5 game di fila per consegnare il secondo set a Djokovic, col passare dei minuti ovviamente sempre più fiducioso nelle proprie possibilità. Nel terzo set, Federer è riuscito nuovamente a portarsi avanti di un break, con la collaborazione di Djokovic, ma sul 3-1 ha perso il servizio a zero. La partita è virtualmente finita lì, con Nole che ha infilato un’altra striscia di 5 giochi di fila per chiudere il match e volare in finale. A far la differenza, alla fine sono state le palle break trasformate (3 su 11 per Federer, 5 su 8 per Djokovic) e il solito calo nell’efficacia del servizio di Roger. Indicativo sottolineare come nel settimo e decisivo gioco del terzo set, lo svizzero abbia messo in campo 2 prime, su 8 punti.