STADIO PIETRANGELI
inizio 1:00 pm
[7] S Kuznetsova (RUS) vs [3] J Jankovic (SRB)
[6] V Azarenka (BLR) vs [16] K Kanepi (EST)
[1] D Safina (RUS) vs M Martinez Sanchez (ESP)
non prima 8:30 PM
[4] V Williams (USA) or A Chakvetadze (RUS) vs [10] A Radwanska (POL)
[1] C Black (ZIM) / L Huber (USA) vs [5] D Hantuchova (SVK) / A Sugiyama (JPN)
CAMPO 1
inizio 1:00 pm
[7] S Hsieh (TPE) / S Peng (CHN) vs V Dushevina (RUS) / G Voskoboeva (KAZ)
non prima 3:30 PM
I Senoglu (TUR) / Y Shvedova (KAZ) vs K Jans (POL) / A Rosolska (POL) or [2] K Peschke (CZE) / L Raymond (USA)
TBA
[4] N Llagostera Vives (ESP) / M Martinez Sanchez (ESP) vs N Petrova (RUS) / D Safina (RUS) or [8] V Azarenka (BLR) / E Vesnina (RUS) – After suitable rest
Sotto i riflettori della sessione serale, Venus Williams ha dovuto dare fondo a tutte le sue risorse per avere la meglio di una indomita Anna Chakvetadze per 60 67(8) 64. Dopo aver vinto il primo in scioltezza, la numero 5 del mondo non è riuscita a raddrizzare un secondo set, dove prima ha recuperato per tre volte un break di svantaggio, e poi non ha concretizzato un match point nel tiebreak. Perso il secondo parziale, la statunitense ha poi reagito scappando sul 4-0 nel set decisivo, ma qui ha nuovamente smesso di spingere lasciando rientrare la Chakvetadze fino a concederle una palla del 4 pari. Qui un passante della russa si è fermato sul nastro, e Venus ha servito con successo per il match sul 5-4. La prestazione di Anna ha comunque mostrato incoraggianti segnali di ripresa, dopo un 2008 e un inizio 2009 deludenti.
E’ stata invece autenticamente dominata l’autrice dell’altra grande sorpresa del torneo, Patty Schnyder. L’estone Kaia Kanepi le ha concesso solo 3 giochi, rifilandole un eloquente 63 60. La svizzera era partita forte, portandosi subito sul 2-0. Da lì, però, è praticamente uscita dalla partita, lasciando 12 dei successivi 13 giochi all’avversaria.
Nel tardo pomeriggio, Dinara Safina si è resa protagonista di un’altra incredibile rimonta, ai danni di una comunque straordinaria Jie Zheng, uscita battuta solo al tie break del terzo set, con il punteggio di 57 61 76(3). La cinese, ai livelli che lo scorso anno l’hanno portata in semifinale a Wimbledon, per oltre due ore e mezzo non solo ha ribattuto colpo su colpo le bordate della russa, ma spesso è riuscita a imporre il suo gioco, fatto di variazioni e accelerazioni improvvise. La numero 1 del mondo si è infatti vista intrappolata nella trama della Zheng per lunghi tratti del match, arrivando sull’orlo di una clamorosa sconfitta, sotto 5-2 con doppio break nel terzo set. La reazione della campionessa non si è però fatta attendere: Dinara ha rabbiosamente conquistato i successivi 4 game, per portarsi in vantaggio 6-5. Ma se qualcuno a questo punto si aspettava la resa della sua minuta avversaria (tra le due c’è una differenza di 20 cm in altezza e 15 chili di peso), si sbagliava: turno di servizio autorevole per issarsi al tie-break, e partenza sprint anche nel tredicesimo gioco. Proprio qui però, sul 2-0, la cinese ha commesso l’errore più grave della sua splendida partita: un dritto a chiudere largo di meno di un centimetro, che ha rimesso in carreggiata una Safina che sembrava quasi suonata. La russa ha infatti vinto 6 degli ultimi 7 punti per chiudere tie break e match.
In precedenza, si era risolto in meno di 1h e 20 minuti quello che doveva essere uno dei match più attesi del giorno, dominato però dalla bielorussa Victoria Azarenka, che ha concesso soli 4 giochi alla danese Caroline Wozniacki. La numero 9 del mondo non ha concesso alcuna chance alla propria avversaria, sfruttando appieno la propria maggior profondità e pesantezza di palla. Per la bella “Vika” ora l’opportunità di poter trarre vantaggio da una zona di tabellone indebolita dall’eliminazione di Serena: attende Kaia Kanepi nei quarti di finale.
Niente da fare per la pugliese contro una delle giocatrici più in forma del circuito: 63 36 60 il punteggio per la 24enne di San Pietroburgo che, a differenza degli altri 2 precedenti, ha concesso un set alla brindisina, partita comunque alla grande, strappando il servizio alla russa nel primo game e portandosi subito sul 2-0. Ne seguiva un parziale di 5 giochi a zero per la Kuznetsova che pure vedeva annullarsi dalla nostra ben 9 palle break su 11. Dopo aver perso il primo parziale sul 63, Flavia riprendeva a giocare con l’intensità dell’inizio del match fino al 3-3. Il settimo gioco vedeva la nostra annullare ben 6 palle break alla russa, prima di mettere a segno un ace (il 5° dell’incontro) e di sfruttare la palla game grazie ad un errore gratuito di dritto della russa, protagonista fino a quel momento, sulle palle break, di una bassissima percentuale di realizzazione: 2 su 16.
Le tante occasioni fallite finivano per ripercuotersi nel game successivo con la russa che perdeva il servizio dopo essere stata in vantaggio per 40-0, finendo per perdere il set col punteggio di 6-3.
L’ultimo parziale veniva deciso da un secondo gioco in cui la nostra falliva un vantaggio di 40-0 ed una quarta palla per l’1-1, prima di subire la maggiore intensità e potenza di Svetlana che chiudeva con un perentorio 6-0.
Per la seconda giornata consecutiva, è la campionessa in carica Jelena Jankovic ad aprire il programma dello Stadio Nicola Pietrangeli. Il suo match con la Kateryna Bondarenko è durato soli 34 minuti, il tempo per la serba di chiudere il primo set col punteggio di 61 e prendere atto del ritiro della sua avversaria per un attacco influenzale. La sorellina di Alona, numero 61 al mondo, è stata comunque protagonista di un ottimo torneo che l’ha vista battere Roberta Vinci e la finalista dello scorso anno Alizée Cornet, entrambe in due set e contro pronostico.
La seconda grande sorpresa del torneo arriva invece dal Campo 1, dove Agnieszka Radwanska ha battuto Ana Ivanovic per 61 36 64. Ma il punteggio dice davvero poco sulla rocambolesca vittoria della polacca. Dopo aver vinto con agio il primo set, Agnieszka si era fatta rimontare, e sembrava sconfitta sul 4-0 del terzo set, con una Ivanovic apparentemente in totale controllo. Ma la bella serba è davvero una giocatrice diversa da quella in grado di vincere il Roland Garros lo scorso anno: a match quasi vinto, si è improvvisamente contratta, commettendo una miriade di errori gratuiti e lasciando nuovamente in mano ad Agnieszka il pallino del gioco, che ha ringraziato infilando un clamoroso parziale di 6 giochi a zero. Davvero incredibili le circostanze con cui la diciannovenne di Cracovia ha vinto le ultime due partite: ieri si era fatta rimontare un vantaggio di 4-0 nel terzo set dalla francese Aravane Rezai, arrivando sull’orlo della sconfitta e salvando match point prima di prevalere in un tiratissimo tie-break. Oggi si è trovata nella situazione opposta, rimontando da 0-4 sempre nel set decisivo. La giovanissima Agnieszka sembra definitivamente sulla strada del recupero, dopo una fine 2008 e inizio 2009 piuttosto difficili.