La Kuznetsova è la prima finalista degli Internazionali femminili di Roma
Continua la marcia trionfale della ritrovata Kuznetsova che abbiamo imparato a conoscere nelle ultime 2 settimane. Vittima predestinata della semifinale odierna, la giovane bielorussa Victoria Azarenka, protagonista di uno strepitoso inizio di 2009 con i 3 successi di Brisbane, Memphis e Miami. La russa dominava il primo set malgrado una percentuale di prime davvero deficitaria, che consentiva all’Azarenka di recuperare il break subito all’inizio. Come nelle precedenti uscite, però, era subito chiaro che l’esito del match sarebbe dipeso esclusivamente dal rendimento della “Kuzne”. Neanche la maggiore mobilità della bielorussa potevo nulla contro i colpi precisi e potenti della russa che, dopo essersi aggiudicata il primo set per 6-2, allentava un attimo la pressione ad inizio secondo set, con la Azarenka che si portava subito avanti 2-0. Vika aveva addirittura una palla per il doppio break di vantaggio, prima di lasciarsi innervosire da una chiamata, a suo dire errata, del giudice di linea che consentiva alla russa di accorciare le distanze sul 2-1. Nel gioco successivo proseguivano le proteste della Azarenka contro la giudice di sedia svedese Engzell (protagonista delle polemiche in Fed Cup nel match tra Pennetta e Mauresmo), proteste che finivano per disunire la bielorussa che subiva un parziale di 5 giochi a zero. Come ieri contro la Jankovic, la Kuznetsova riusciva a rimettere in gioco la sua avversaria non sfruttando sul 5-3 il proprio turno di battuta. Nel 9° game toccava a “Vika” regalare i primi 3 punti a una Kuznetsova che, più impanicata che mai, riusciva chiudere al 3° matchpoint. “E’ stato bello chiudere in 2 set. Ma è stato difficile chiudere la partita perché lei era molto veloce e mi giocava piatto. Adesso vado a provare il servizio ed a fare dello stretching”. Insomma, malgrado la netta affermazione, Svetlana sa di poter migliorare qualcosa (soprattutto la deficitaria percentuale di prime del 54%) in vista della sua seconda finale romana, dopo quella del 2007 quando fu battuta dalla serba Jelena Jankovic. A conferma dell’ottimo momento di forma della 24enne di San Pietroburgo, vincitrice la scorsa settimana del torneo di Stoccarda, il fatto di aver battuto 4 TOP 10 negli ultimi 6 incontri. L’unica in grado di strapparle un set è stata la nostra Flavia Pennetta.